MEZZA MARATONA DI PISTOIA - DELIRIO ALLO STATO PURO... Tra le prime mezze maratone stagionali non manca mai quella di Pistoia, compresa da sempre nel programma della Podistica Pratese a cui sono associato, che è la preparazione migliore alla Maratonina di Prato. In realtà qualche anno l'ho saltato, ad esempio l'anno scorso, non ricordo il motivo ma probabilmente l'ho considerata troppo vicina a quella di Prato; quest'anno con meno preparazione (molta meno) e nessun obiettivo particolare a livello tempistico (a parte scendere sotto l'1h 35' come per Pisa e Agliana) sono partito di gran carriera. Devo dire, a mia discolpa, che venivo da una settimana di intensi allenamenti e da un'altra mezza maratona "camuffata", quella di Tavarnelle in Val di Pesa, gara pesante per le lunghe salite e discese (anche se non impervie), il quale per altro mi ha lasciato uno strascico dovuto al dolore alle gambe per tuta la settimana (per la cronaca chiusa in 1h 42' classificato 54o a fine gara tra gli Assoluti). Oltre alla pesantezza delle gambe, per aumentare il chilometraggio in modo soft, senza allenamenti troppo pesanti, ho aggiunto 2/3 sessioni di corsa mattutina a passo molto leggero e a digiuno, più per perdere qualche etto (operazione inefficace per ora) che per allenarsi. Le difficoltà le ho notate subito, già dai primi km per riprendere il mitico palloncino verde dell'1h 35' ci ho messo un'eternità, ma il bello doveva ancora venire: giunto finalmente a debita distanza dal palloncino, con le gambe pesantissime, riuscivo a tenere a malapena un ritmo di 4'40" - 5'00". Naturalmente, ca va sans dire, problema di gambe problema di testa nel senso che mi sono demoralizzato e ho corso tutta la gara in uno stato di tranche, da cui mi sono svegliato solo negli ultimi due Km quando, superato pure da Noè e da tutti gli animali della barca, ho accelerato tanto per non arrivare vicino all'1h 45'. Che dire? La stanchezza ha fatto la sua, ma non penso il problema sia quello, oramai da Febbraio i tempi della mia mezza sono saliti miseramente e sono tornati al livello 2012/2013. Sicuramente c'è stato un problema di allenamento e di peso, nella parte invernale ho dato più peso alla palestra che ai mitici medi sulla ciclabile di Prato, forse anche mentale visto che l'obiettivo dell'1h 30' mi sembrava vicino ma in realtà, per arrivarci, evidentemente serve un lavoro più mirato. Rimane la maratonina di Prato dove spero di riuscire a velocizzare il mio andamento lento di questo periodo, dubito di riuscire ad arrivare sotto l'1h 35' mi auguro di non andare oltre l'1h 40' sarebbe molto demoralizzante. Marco M.

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