Bel gioco a tinte nerazzurre o classifica?




La domanda, retorica se vogliamo, vuole solo fomentare le discussioni su questo atipico Campionato di Serie A, dove la stranezza, per noi italiani, è vedere finalmente una lotta per le zone "che contano" aperta a più squadre e non dominate dalle solite note.
Innanzitutto, parlando di bel gioco, sarebbe giusto identificare cosa intendiamo: il possesso palla tanto citato dai nostri allenatori, il numero di azioni da goal, il numero di assist, la rotondità del risultato, l'aggressitivà dei giocatori, etc.
Sono tanti i parametri da tenere in considerazione e ognuno ha le proprie idee a proposito, trattandosi di una valutazione estetica e non entrando nel merito di dettagli predefiniti.
Per dirne una, ad esempio,  non ricordo la Juventus, dominatrice del campionato dello scorso anno, come esempio di grande qualità di gioco, anzi mi sembrava che puntasse ad ottenere il miglior risultato con il minimo sforzo, eppure nessuno ha mai criticato i bianconeri per il tipo di gioco espresso, penso quindi che in certi casi alcune discussioni siano solo pretestuose.
Facendo un discorso più tattico possiamo analizzare la formazione dell'Inter di ieri contro l'Udinese: definito dai giornali un 4-2-3-1, a mio parere si trattava più di un 4-2-4 dove tutti gli attaccanti (da Laijcic sulla fascia ad Icardi molto efficace anche in difesa grazie ai suoi colpi di testa a liberare ad esempio) si sacrificano nella fase difensiva, e anche numericamente è chiaro manchi quantitativamente il centrocampo.
Non possiamo definire certo gli interni utilizzati come fautori di bel gioco e specializzati nei passaggi smarcanti, visto che Melo è a protezione della difesa e Guarin è, se vogliamo, il "fantasista" di centrocampo, dove per fantasista non intendo altro che un giocatore che prende palla nella sua metà campo e cerca di dribblare chiunque gli si presenti davanti (andandosi a cercare l'avversario se questo non si fa "sotto")  perdendo puntualmente palla, o incaponendosi con dei tiracci da trenta metri senza capo ne coda.
Senza centrocampo è difficile tener palla, e quindi, inevitabilmente, il pallino del gioco passa in mano agli avversari.
Ma il possesso è la certificazione di bel gioco? Ci ricordiamo di Mazzarri che, nonostante i deludenti risultati della squadra, declamava davanti alle tv che l'alta percentuale di possesso palla, quindi i "numeri", dimostrava che la sua squadra aveva dominato la partita (naturalmente poi persa)?
Qualitativamente, se con buon gioco intendiamo la qualità di giocate singole, in attacco non mancano di certo i piedi raffinati: Jovetic, Laijcic, oltretutto, cercano sempre di saltare l'uomo (mettiamoci anche Perisic anche se non ha ancora dimostrato le qualità degli altri interpreti).
Penso che ad inizio stagione il centrocampo titolare avrebbe dovuto essere: Melo/Medel, Kondogbia e Guarin, ma il francese ha dimostrato di aver sofferto il cambiamento è non è riuscito ad esprimersi come forse la squadra nerazzurra pensava.
Quindi, alla fine la qualità del gioco potrà migliorare solo con la crescita del centrocampo (Kondogbia ma anche Brozovic che ieri ci ha lasciati "basiti" con un bellissimo goal alla Del Piero) o con l'innesto di un vero e proprio regista, che andrebbe però ad incidere sui delicati equilibri della squadra e che dovrebbe riuscire ad inserirsi molto velocemente, essere bravo in copertura e fare da collante tra la difesa così celebrata e l'attacco. Sarà difficile trovare un giocatore di tali abilità pertanto penso che dovremo necessariamente adeguarci a questo "brutto gioco", plaudendo però le belle giocate singole che questa Inter di fine anno non ci sta facendo mancare.

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