RIMPIANTI NERAZZURRI

Non voglio esimermi dal commentare lo strano Campionato della Beneamata, e per commentarlo devo partire dal periodo nero che è appena trascorso e che ci ha fatto bruciare tutti gli (eventuali) obiettivi di questa stagione.

Perché la squadra, ad inizio anno, sembrava aver cambiato rotta rispetto agli ultimi anni, e finalmente grazie a parecchi innesti mirati, in grado di arrivare all'obiettivo Champion's League.

Lo faceva all'inizio nel migliori dei modi, ovvero giocando male (come sempre) però vincendo a raffica con il minimo scarto: e così Atalanta, Carpi, Derby, Chievo, Hellas, Bologna, Roma, Torino, Frosinone, Genoa e Udinese venivano superate, quasi sempre di misura, con un modulo che nessuno (manco l'allenatore) capiva, continuando a cambiare interpreti e goleador, ma con la classifica che a Dicembre parlava chiaro: 1. posto.

E poi?

Una parentesi, sfortunata, con la Lazio e il crollo post vacanze di Natale: sconfitta a Sassuolo (immeritata) negli ultimi minuti, pareggio con l'Atalanta e Carpi, sconfitta brutta nel Derby di ritorno, pareggio stentato con l'Hellas ed ennesima sconfitta negli ultimi minuti con la Fiorentina. Il crollo con la Juve porta, finalmente, la società a capire che c'è qualcosa che non va.

Ritiro assolutamente non punitivo, tutti si imbestialiscono, critiche da chiunque, e la squadra si rianima. Ritrova coraggio. Riparte incredibilmente con quelle certezze mancate fino ad allora.

E così Miranda e Murillo risorgono, D'Ambrosio diventa un vero terzino e Nagatomo pare inamovibile, Brozovic inizia a fare il centrocampista e Kondogbia fa intravedere che vale un quarto del bonifico effettuato per il suo cartellino, Icardi continua a segnare (nonostante le critiche) e Perisic si dimostra non solo un centometrista, ma un giocatore in grado di saltare l'uomo, fare cross, e segnare qualche goal (molto semplici a dire il vero ma tant'è).

Peccato che, nel frattempo, se ne siano andati il Primo, Secondo e Terzo posto, la Champion's una chimera irraggiungibile, la Coppa Italia terminata nelle semifinali, e oramai la lotta sia limitata solo al quarto posto (che in caso di pari-merito con i Viola sarebbe 5. posto).

Sembra la cronaca di un giallo ma è la verità; a noi tifosi rimangono tanti dubbi e tante domande.

Personalmente l'unica speranza è che non venga gettato il lavoro di quest'anno: Handa, Miranda Murillo, Brozo Kongdo, Icardi Perisic e Palacio devono rimanere per costruire le basi dei prossimi anni.

A questi spero si aggreghino un paio di terzini o fluidificanti degni di questo nome, mi auguro non Candreva che francamente ha un prezzo ed un'età troppo alta, un centrocampista degno di questo nome (il mio preferito rimane Biglia nonostante la pessima stazione della Lazio) ed un vice Icardi.

E speriamo finalmente che questa squadra, o meglio questa Società, diventi matura, smetta di fare l'adolescente bizzoso ma capisca per tempo quali siano i problemi e si muova velocemente e con intelligenza, per superarli.

Lo so è una chimera, ma fatemi sognare.

Marco M.



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