MARATONINA DI PRATO 2018



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In una ridente mattinata di Pasquetta, sono in pista, anzi su asfalto, per l'edizione n. 30 dell'amata Maratonina di Prato. Per quanto mi riguarda è esattamente l'edizione n. 8, partendo dal lontano 2011, per una gara che è stata sempre uno degli obiettivi stagionali, che mi ha riservato qualche soddisfazione ma anche qualche delusione.

D'altronde per me il periodo di Marzo Aprile non è proprio il top della mia forma podistica, arrivo dalla lunga pausa invernale, soprattutto ora in terra Lombarda, e anche questa edizione non è da annoverare certamente tra le migliori come tempi e condizioni.

Non parto con grandi aspettative, la 14 Km di Cesole ad inizio Marzo ha veramente affossato ogni mimina velleità di tempi decenti, la fatica e le gambe pesanti si sono fatte sentire dal terzo km rendendomi una tranquilla e pianeggiante gara di campagna in una fatica colossale.

Lo scarso allenamento di queste ultime settimane ha fatto il resto, oltre all'inevitabile aumento di peso; da rivedere quindi la preparazione invernale, nonostante l'entusiasmo, i medi inseriti nel programma, da Metà Febbraio, la mancata partecipazione alla mezza di Verona per problemi personali non mi ha dato la possibilità di valutare le problematiche in corso e di porre rimedio.

L'inutile selva di gare Campestri ha fatto il resto, abbassando il numero di Km e la qualità dell'allenamento fatto; cose di cui dovrò tener conto l'anno prossimo se non vorrò rifare gli stessi errori; mettiamoci anche un po' di influenza ad inizio Marzo ed eccoci sulle strade dell'amata città Toscana in cerca di un perchè ma soprattutto, di un ritmo decente.

Cerco di partire a spron battuto, e per due km resisto agilmente sui 4'30", poi torno il Marco di sempre, e veleggio sui 4'50. Passano i Km e purtroppo la barriera dei 5'00" si avvicina sempre di più. Non tengo in considerazione dei palloncini a causa del delay in partenza dallo start ufficiale della gara, rimane la fatica immane a schiodare le gambe e l'impossibilità ad avvicinarmi ai 4'45" al Km sperati.

Ogni tanto ho qualche sussulto velocistico che però pago con gli interessi subito dopo, cerco di non trascinarmi troppo le gambe (probabilmente la partenza a razzo mi ha provocato il fastidioso dolore alle caviglie che mi porto soprattutto a quella destra); ultimi Km, fatico parecchio a rimanere sotto i 5'00" e chiudo in 1:44'00, stesso tempo di Verona dello scorso anno.

Tutto sommato sono soddisfatto, non avevo grosse aspettative ma il mio obiettivo era di cercare di mantenere un tempo decente per programmare i prossimi allenamenti.

Cercherò di impegnarmi per la prossima mezza a Fabbrico (25 Aprile), dove ci saranno meno scuse e, spero, di correre in maniera meno pesante e con tempi inferiori.



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